L’assemblea dei soci in data 27 giugno 2019, in considerazione della riforma del Terzo settore, ha approvato la nuova denominazione dell’Associazione
in LA TENDA ODV e adeguato il nuovo statuto.
UN PO’ DI STORIA..
Sono ormai passati molti anni da quando alcune famiglie appartenenti alle comunità parrocchiali di Novate Milanese (Milano), a un certo punto del cammino di fede, si sono rese conto che non erano più sufficienti le parole, le riflessioni, il ritrovarsi insieme: era necessario passare ai fatti. E lo Spirito Santo, attraverso la malattia e la sofferenza dell’amica Cinzia, ha indicato loro il come e il dove.
L’ambiente da privilegiare per il loro operato è stato quello che conoscevano meglio: la Famiglia, dove la relazione tra genitori e figli si gioca a tempo pieno e per tutta la vita.
Il 20 luglio 2000 nasce l’Associazione La Tenda Onlus la cui stessa denominazione rimanda al senso di accoglienza, al “fare posto” perché l’altro possa trovare un luogo dove sentirsi accolto e sostenuto nel valorizzare competenze e capacità e nel migliorare gradualmente la qualità della propria vita.
L’Associazione intende essere occasione di crescita personale e comunitaria per tutti gli appartenenti (soci, volontari, operatori, ospiti) e vuole contribuire ad aumentare in ciascuno la consapevolezza di operare per il bene della comunità e per la promozione dell’uomo, per l’affermazione di valori e principi che nascono dall’esperienza dell’ascolto della Parola di Dio.
L’ispirazione cristiana, tuttavia, non costituisce elemento discriminante nella compagine associativa, nelle persone in difficoltà da accogliere, nell’adesione al volontariato di chiunque voglia mettere a disposizione il proprio tempo e le proprie energie. In questo senso la disponibilità all’ospitalità è aperta a tutti, riconoscendo in ciascuna persona che vive, o che sta per nascere, la dignità che deriva dall’essere figli di Dio.
La mission originaria dell’Associazione, tuttora perseguita, è lo svolgimento di attività nel settore di assistenza sociale e socio sanitaria: in particolare si prefigge di costituire e gestire case-accoglienza che offrano ospitalità e aiuto temporaneo a donne sole e a madri in difficoltà, cercando di sostenere il loro percorso verso l’autosufficienza.
La prima casa di accoglienza apre nel gennaio 2001, a Novate Milanese, in via Sentiero del dragone e prende il nome di Casa Cinzia.
Successivamente nell’ottobre 2004 la Cooperativa Casa Nostra propone un contratto di locazione per un bilocale in via delle Alpi n. 6, dove viene avviata Casa Miriam, che rimarrà attiva fino al dicembre 2014.
Negli anni l’Associazione sviluppa una rete di collaborazione con altre realtà del territorio:
- nel novembre del 2006 è tra i promotori e fondatori di Gaia coop, Società cooperativa sociale Onlus, che ha tra i suoi obiettivi anche l’inserimento lavorativo di alcune delle ospiti di Casa Cinzia;
- nel settembre 2007 firma un accordo di partnership con la Cooperativa sociale Insieme per crescere e l’Associazione di solidarietà familiare Famiglie in Crescita;
- dal 2013 è partner della Corte delle famiglie, un’iniziativa gestita Koinè, Cooperativa sociale Onlus, che si rivolge alle famiglie proponendo numerose attività per genitori, bambini, nonni. Koinè supporta, altresì, l’Associazione nella stesura di progetti mirati alla partecipazione a bandi di istituzioni pubbliche.
Nel novembre 2008 viene attivato lo Spazio di ascolto solidale, un servizio totalmente gratuito, un luogo di ascolto e sostegno, rivolto a tutti coloro che hanno la necessità di esprimere un disagio psicologico, un bisogno materiale, oppure più semplicemente informativo.
Dal luglio 2009 il Comune di Novate Milanese concede all’Associazione, in comodato d’uso gratuito, un monolocale (con relativo box), confiscato alla mafia dove, sempre su segnalazione dei Servizi Sociali, vengono ospitati piccoli nuclei famigliari in momentanea difficoltà.
Dal 2011 prende il via un nuovo e ambizioso progetto dedicato all’autismo: Gli Sgusciati.
Tante sono state le persone in questi anni incontrate (fino al 2014, n. 53 donne e n. 66 bambini) presso Casa Cinzia e Casa Miriam e aiutate nella ricerca di un lavoro, nella gestione dei figli e, soprattutto, nel recupero di una dignità che le dolorose esperienze di vita avevano intaccato.
La permanenza nella comunità poteva essere anche di parecchi mesi. In alcuni casi, se la condizione raggiunta lo permetteva, si poteva verificare il passaggio in appartamento; in questo modo era possibile sperimentare l’autonomia, in termini di gestione concreta della quotidianità, (anche da un punto di vista economico), per poi poter finalmente spiccare il volo verso una vita rinnovata.
OGGI…
Casa Cinzia
Accoglienza mamma/bambino
Da settembre 2015, l’Associazione La Tenda, in risposta a un bisogno ancora più specifico del territorio, decide di modificare la tipologia di accoglienza trasformando Casa Cinzia da comunità educativa a casa di avviamento all’autonomia.
Per la gestione di questo nuovo servizio l’Associazione collabora con La Grande Casa, Società cooperativa sociale onlus che si occupa, da vent’anni, di minori vulnerabili e di famiglie in difficoltà in diversi territori delle Province di Milano, Como, Lecco, Monza e Varese.
Progetto per l’autismo
Dal 2011 ha preso vita un nuovo e importante progetto, denominato Gli Sgusciati, su richiesta di alcuni genitori di bambini e ragazzi con sindrome dello spettro autistico che hanno trovato a La Tenda odv, che anche in questa occasione si è dimostrata aperta e accogliente, risposte ai loro bisogni.
Sono stati fatti tanti passi in questi anni; da una organizzazione pressoché “artigianale” fatta di ascolto dei bisogni, di sperimentazione, di formazione, siamo arrivati a costituire un gruppo di lavoro consolidato che vede la presenza di psicologhe ed educatori, coadiuvati dall’indispensabile supporto dei preziosi volontari.
Dal 2019, il progetto è attivo tutti i giorni, dalle 9 alle 16 e accoglie bambini e ragazzi, con proposte personalizzate che tengano presente gli specifici bisogni di ciascuno.
Destinatari
Gli utenti sono divisi, principalmente, in due gruppi:
- Gruppo grandi: ragazzi, di norma maggiorenni, che hanno assolto il percorso scolastico, o che lo stanno svolgendo con orari ridotti, con diagnosi di disturbo generalizzato dello sviluppo e disturbo dello spettro autistico, a medio/basso funzionamento. La frequenza può essere di tutto il giorno o di mezza giornata o, in alcuni casi, anche ridotta.
- Gruppo piccoli: bambini o ragazzi che frequentano la scuola elementare e media, con disturbo generalizzato dello sviluppo e dello spettro autistico ai quali vengono proposti interventi individualizzati, mono o bisettimanali, condotti da professionisti specializzati. È prevista la possibilità di svolgere questo tipo intervento anche in piccolo gruppo, laddove possibile.
Per entrambi i gruppi, costituisce criterio di esclusione la presenza di comportamenti disadattivi altamente invalidanti.
Il progetto prevede:
per gli utenti:
- Personale appositamente formato rispetto al funzionamento autistico, Psicologi, Pedagogisti, Educatori. Affiancamento di Volontari, opportunamente formati, che coadiuvino il lavoro degli Operatori, permettendo un rapporto adulto/utente più alto, anche 1:1, laddove necessario, ad esempio in caso di uscite, programmi diversificati, necessità specifiche.
- Definizione di Piani Educativi Individualizzati, al fine di garantire ad ogni persona accolta il servizio più efficace possibile. Per ogni persona verrà aperto un fascicolo nel quale saranno raccolti e aggiornati regolarmente i Piani Educativi Individualizzati e tutta la documentazione utile alla conoscenza della situazione.
- Utilizzo di metodi e tecniche cognitivo/comportamentali per l’insegnamento e/o il potenziamento delle abilità e delle competenze pratiche, sociali e cognitive, per la realizzazione delle attività, per la gestione dei comportamenti problematici e disadattivi, per la strutturazione dello spazio e del tempo, finalizzato a rendere il servizio offerto dall’Associazione il più adeguato ed efficace possibile alle caratteristiche di ciascun utente.
- Consulenza scientifica e metodologica del prof. Lucio Moderato, Direttore dei Servizi Innovativi per l’Autismo di Fondazione Sacra Famiglia.
- Lavoro di rete con altri soggetti coinvolti nella presa in carico degli utenti (famiglia, specialisti, assistenti sociali, terapisti, ecc.).
per le famiglie:
- Apertura di uno Sportello informativo per accogliere domande delle famiglie sulle tante questioni legate alla fragilità del figlio.
- Sportello d’ascolto dove trovare personale qualificato in grado di affiancare i genitori, e anche i fratelli, che avvertano la necessità di un supporto psicologico.
- Incontri periodici con le famiglie per confrontarsi sul percorso svolto e su eventuali bisogni o criticità dovessero emergere.
- Indicazione e condivisione delle migliori strategie di intervento educativo a supporto della speciale esperienza genitoriale.
- Costituzione di una rete consolidata di confronto e supporto reciproci tra le famiglie.
- Occasioni di “sollievo”, di qualche ora, anche durante i fine settimana e i lunghi periodi di vacanza legati alle festività (con cadenza variabile).
Finalità ed obiettivi
- Apprendere e generalizzare le abilità apprese durante i training individualizzati, o in piccolissimo gruppo
- Promuovere il senso di autoefficacia
- Incrementare l’autostima
- Promuovere la creatività
- Fornire strumenti e mezzi di espressione di sé
- Sviluppare abilità motorie, cognitive, di autonomia, socio-relazionali
- Promuovere la comunicazione
- Offrire supporto alle famiglie
Metodologia
Il progetto “gli Sgusciati” è supportato scientificamente dal Prof. Lucio Moderato, Direttore dei Servizi Innovativi per l’Autismo di Fondazione Istituto Sacra Famiglia Onlus, con il quale l’Associazione ha instaurato, da settembre 2015, una preziosa collaborazione.
I cardini metodologici attorno a cui ruota il servizio offerto dall’Associazione sono i seguenti:
- Formazione degli operatori
- Supervisione mensile al lavoro degli operatori direttamente da parte del Prof. Lucio Moderato
Valutazione
Il progetto prevede tre momenti di valutazione:
- Valutazione iniziale: si compone di un colloquio con i genitori e di due incontri di osservazione individuale dell’utente. Tali momenti sono finalizzati a verificare la possibilità di inserimento e a elaborare il progetto educativo individualizzato. Gli strumenti utilizzati a tal fine sono un questionario costruito ad hoc e la checklist CAPIRE;
- valutazione intermedia: si compone di periodiche osservazioni e rilevazioni tramite schede di raccolta dati. La finalità è quella di verificare l’adeguatezza delle proposte, il raggiungimento degli obiettivi posti, l’eventuale insorgere di nuove esigenze.
- Valutazione finale: si compone di un’osservazione conclusiva e di un colloquio di restituzione con i genitori al termine delle attività.
Poiché i feedback provenienti dai genitori sono ritenuti di fondamentale importanza, oltre ai colloqui strutturati sono promossi momenti di confronto informale e gli operatori sono disponibili a fissare anche in itinere colloqui di monitoraggio.
Spazio di ascolto solidale/Sportello fiscale
Prosegue l’attività di ascolto e sostegno, a richiesta, su appuntamento.
Appartamento via Morandi
Accoglie, attualmente, una giovane mamma con suo figlio.